La nostra epoca è caratterizzata da un sempre maggiore e veloce innovazione nei processi produttivi e tecnologici che di conseguenza portano dinamici cambiamenti negli scenari economici e nelle strutture organizzative aziendali. Nascono nuovi business, i mercati cambiano, le richieste della società si diversificano, la competitività aumenta e tutto ciò richiede nuove competenze, capacità e conoscenze.

È’ importante quindi per le organizzazioni aziendali migliorare e valorizzare al meglio le proprie risorse umane per rispondere alle mutevoli e versatili prospettive future.

E come fare per affrontare al meglio questo aspetto? La pianificazione della formazione gioca un ruolo significativo per garantire un miglioramento continuo delle competenze intese come sapere, saper fare e saper essere. E proprio perché la formazione riesca nel suo intento, è importante strutturare una attenta analisi dei fabbisogni formativi, il punto di avvio del processo formativo a cui seguono poi le fasi di progettazione e realizzazione del progetto che si concluderà con la valutazione dei risultati ottenuti.

Che si tratti di una piccola, media o grande azienda, indipendentemente dal settore in cui opera, per strutturare un progetto formativo che porti a dei risultati concreti e durevoli nel tempo è fondamentale capire quali sono i bisogni a cui si intende rispondere attraverso la formazione: bisogni che possono essere a più livelli, organizzativi, di ruolo o individuali.

Per capire ciò è necessario prevedere una prima fase esplorativa che si focalizzi su una analisi aziendale tramite la raccolta di informazioni sul campo attraverso interviste e colloqui con i membri dell’organizzazione cliente, dai responsabili ai dipendenti, oppure tramite focus group o l’osservazione, per definire gli obiettivi sui quali sarà necessario prevedere un approfondimento o miglioramento e i destinatari degli interventi. Da queste informazioni si potrà partire per strutturare un progetto formativo in linea con le esigenze, sia dal punto di vista dei contenuti delle azioni formative ma anche dei tempi di realizzazione, delle metodologie didattiche e delle risorse che sarà necessario investire per attivare il piano formativo.

Questa fase non potrà basarsi su una metodologia fissa e preconfezionata, ma andrà personalizzata e calibrata in base alla realtà in cui si è chiamati ad operare.

L’analisi dei fabbisogni formativi, in conclusione, è un processo essenziale alla base di qualsiasi progetto formativo che accompagna l’evoluzione e i processi di cambiamento all’interno della vita aziendale e permette di coinvolgere i lavoratori che vi partecipano.

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